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IL NULLA
Racconto Di Fabio Marcon
Nell'impianto sotterraneo Geidezziano, 300 Diemmesi lavoravano
senza sosta minacciati dai fulminatori dei loro carcerieri. Chi
si fermava stremato dal lavoro, veniva ucciso.
"Inferno" by DUO |
La voce che dagli altoparlanti tuonava era quella di Varaz, il lacchè più subdolo dell'Avtokrator.. Urruk e Donnk erano due dei nuovi Diemmesi deportati in quell'inferno, prima di allora avevano avuto la fortuna di non essese stati ancora selezionati per i lavori forzati, troppo deboli, adatti a servire Geidezzos soltanto per gli esperimenti scientifici. Ma ora, l'Impero era in stato d'allarme e qualsiasi forza lavoro disponibile era stata convogliata per la costruzione della nuova terribile arma, la soluzione finale.. Non erano le solite armi atomiche, qualcuna l'aveva battezzato 'Il nulla' qualsiasi cosa venisse a contatto col nulla veniva immediatamente .. annullato. |
Il nulla veniva stipato in campi di forza generati con energia
atomica, il che causava un' inquinamento radioattivo che
lentamente uccideva gli 'addetti ai lavori', tutti Diemmesi
ovviamente. I rifornimenti di plutonio venivano trasportati in
cilindri rivestiti con quanto piombo sufficiente a non
contaminare i Geidezziani che sopraintendevano a distanza alle
operazioni, ma questo non bastava a proteggere gli schiavi, meno
costosi di schermature piu' efficenti. Urruk quella mattina stava
peggio del solito, aveva iniziato a perdere brandelli di pelle ed
una schiuma verdastra fuoriusciva dal suo naso.. <
Distratto dalle lamentele del compagno Donnk non si accorse in
tempo dell'ostacolo sulla monorotaia: un mucchio di detriti
caduti dalla volta insufficientemente puntellata. Invano
schiacciò i freni del carrello elettrico, troppo tardi!! <
L'impatto con i detriti distrusse completamente il carrello..
Donnk aveva il cranio completamente fracassato, frammenti di una
sostanza gelatinosa erano schizzati sulla giacca di Urruk, che
tossendo tentò di rialzarsi..
Qualcosa di freddo gli sciacciava una caviglia. Con un calcio
spinse via l'oggeto.. cilindrico.. TUNK ... crack!! bip bip BIP
BIP! Il segnale acustico attirò l'attenzione di Urruk che con
uno sforzo guardò il pannello di controllo del cilindro che non
voleva saperne di stare zitto.. una miriade di lucine rosse
lampeggiavano illuminando la monorotaia..
<
"NOOOO, Il nulla!!"
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!
L'antimateria fuoriscita dal cilindro a contatto con la materia
causò una
violenta reazione a catena... L'ultima cosa che Urruk vide fu una
luce bianca
accecante...